MASSAGGIO FISIOTERAPICO
Il Massaggio fisioterapico rappresenta un trattamento molto valido nel campo delle algie vertebrali, purché sia effettuato da mani esperte che conoscano in maniera approfondita le varie patologie e le eventuali controindicazioni derivanti da un massaggio mal eseguito o non opportuno in una determinata fase del percorso riabilitativo.
Talvolta viene sottovalutato o comunque messo in secondo ordine in quanto si tende a focalizzare l’attenzione nei confronti del recupero articolare o comunque un recupero attivo dell’affezione traumatica.
Esistono moltissimi tipi di massaggio fisioterapico e le manovre corrette sono spesso frutto di tanta esperienza. Il bravo massaggiatore esegue le varie manovre miscelandole, in base alla propria esperienza e in base al tessuto muscolare che “trova” sotto le sue mani. La mano del terapista deve stabilire una sorta di “dialogo” tra mano e muscolo del paziente. Le manovre sedative sono sempre lente e progressive e sono associate ad uno stiramento delle masse muscolari contratte e ad una mobilizzazione del tessuto nel senso del non dolore.
Nel torcicollo o nelle lombalgie di origine muscolare il massaggio, purché non eseguito in fase acuta della sintomatologia, permette un trattamento tempestivo in grado di sciogliere la contrattura muscolare e donare un sollievo immediato tale spesso da far scomparire gran parte del dolore.
Spesso usiamo preparare la zona interessata con delle applicazioni di lampada ad infrarosso, che tendono a riscaldare la zona da trattare e prepararla in modo da essere il più incisivi possibile.
La massoterapia prevede varie tecniche o manovre, riassunte in:
– Sfioramento
La manovra con cui si avvia e si termina il massaggio. Consiste solamente in uno scivolamento della mano sulla pelle, senza pressione. Con lo sfioramento si predispone il paziente alle manovre successive
– Sfregamento
Si incrementa la pressione sulla cute. E’ fondamentale perché anticipa e conclude ogni altra manovra
– Frizione
Si distingue dall’azione precedente in quanto la mano del terapista mantiene continuamente il contatto con la pelle ed effettua una frizione sullo strato superficiale e su quello profondo
– Impastamento
Questa manovra (applicabile su massa muscolare) consiste nel pinzare, sollevare e spostare in maniera trasversale il muscolo esercitando una pressione del pollice contro le dita della mano contrapposta
– Pressione
Si esercita tramite una pressione perpendicolare alla pelle del paziente e facilita il riassorbimento nei casi di edemi o difetti vascolari
– Percussione
Si attua tramite una serie di picchiettamenti rapidi e veloci delle dita. Determina un netto miglioramento della vascolarizzazione muscolare ed è consigliata in lesioni che hanno causato ipotrofia.
– Vibrazione
La vibrazione si effettua con movimenti brevi e rapidi, tesi a sbrogliare le aderenze tra i muscoli
Indicazioni
Il massaggio può rappresentare la terapia di base o essere complementare ad altre terapie in parecchi disturbi. È utilissimo anche per le persone che godono di buona salute.
- è indicato in caso di mal di schiena, mal di testa, nei disturbi digestivi
- è sicuramente efficace nelle contratture, atrofie muscolari, tendiniti
- ha un’azione benefica nei casi di problemi respiratori
- fornisce aiuto a chi soffre di problemi circolatori, crampi e edemi
- allevia il dolore nei casi di reumatismi
- distende le persone stressate, ansiose, nervose
- aiuta a ridurre i depositi di grasso e a rendere più tonici i tessuti
Controindicazioni
Tutti possono ricevere i massaggi, con qualche precauzione riguardo a bambini e anziani (il massaggio sarà necessariamente più leggero, tenendo conto della fragilità ossea) e alle donne in gravidanza. Non va praticato inoltre in caso di:
- traumi recenti (occorre aspettare la riparazione del tessuto)
- processi infiammatori acuti (di origine traumatica, infettiva o allergica)
- gravi flebopatie (flebiti, tromboflebiti e vene varicose)
- insufficienza cardiaca con edema agli arti inferiori
- processi febbrili (per il pericolo di aumento della temperatura locale)
- neoplasie (per il supposto ma non dimostrato pericolo di diffusione linfatica delle metastasi)
- dermatiti o dermatosi (per il pericolo di irritazione, relativamente alle dermatiti e le dermatosi pruriginose, e di contaggio relativamente alle dermatiti infettive)
- patologie del sistema nervoso centrale a evoluzione spastica (in realtà più correttamente tale controindicazione è da riferirsi solo ad alcune manualità, in particolare a quelle che comportano un aumento del tono muscolare)